Fotografi Pigri

Prossimo corso: TBD

Gruppo di Supporto
Fotografi Pigri

In un mondo infestato dai like, cosa succede se prendi un numero limitato di persone, le rinchiudi in un forum chiuso ai passanti a lavorare come muli per 52 settimane e le costringi a chiedersi "perché?" più spesso di quanto chiedono "come?" Sono passati 10 anni esatti dal primo GSFP e quello che è successo sta a cavallo tra la famiglia disfunzionale e il delirio, ma ne sono usciti lavori di cui io per prima sono fiera.

Anche se di tanto in tanto verranno forniti dei tutorial, dei link o delle indicazioni su argomenti specifici, il Gruppo di Supporto Fotografi Pigri non è un corso online. 

Ogni settimana ti verrà assegnata un’esercitazione, che potrai esplorare in base alla tua capacità, al tempo che hai a disposizione, alla tua voglia. Queste esercitazioni sono pensate per esaminare il linguaggio fotografico: alcune si concentreranno sulla grammatica (il lato tecnico), altre sull’aiutarti a esplorare la tua creatività.

Nel corso di quest’anno potrai:

• Sviluppare la tua capacità di esaminare e comprendere il linguaggio fotografico

• Mettere alla prova la tua capacità di rispondere a un brief

• Imparare a sottoporre le tue immagini alla critica e migliorare la tua abilità di fornire feedback utili

• Lasciare andare il perfezionismo e scoprire il valore di condividere il tuo lavoro e il tuo processo con altri fotografi

• Divertirti

Il laboratorio include 52 esercitazioni settimanali, uno spazio online per condividere il proprio lavoro e confrontarsi con gli altri e video settimanali di feedback. 

Forum

Lo strumento più importante dell’intera operazione è il forum.
Uno dei limiti dei corsi di fotografia è quello di suddividere le persone a seconda del livello tecnico e se questo ha indubbiamente alcuni vantaggi, trovo però che nel confronto tra persone con capacità e background diversi ci sia una ricchezza enorme. 

Vedila come se fosse un corso di lingua: invece di essere una classe in cui viene spiegata la grammatica, sarai in vacanza per 12 mesi in un paese che parla una lingua straniera. Quando andrete al ristorante tutti assieme, chi già parla un pochino riuscirà a cercare di farsi dare il numero dalla cameriera facendo una pessima figura con un’ottima grammatica, mentre chi è agli inizi leggerà il menu col vocabolario in mano per evitare di ordinare cibo che non riesce a digerire. In una situazione di questo tipo, chi ha più esperienza può aiutare a tradurre le parole per chi non parla ancora bene, ma contemporaneamente chi è all’inizio può aiutare chi parla bene la lingua ma non saprebbe mai scegliere il vino giusto per il piatto che ha ordinato.

Potrai usare il forum come meglio credi e troverai indicazioni più specifiche all’interno del forum stesso, ma ho passato abbastanza tempo su internet negli ultimi 20 anni da poter anticipare la mia posizione su alcune dinamiche:
1) Non sono tua mamma: se litighi con Tizio, Caio o Sempronio perché ti ha detto che non gli piace la tua foto, non ritengo stia a me dirgli “brutto cattivo”. Siamo tutti bambini grandi, ce la possiamo fare. Spesso una persona percepita come aggressiva è solo qualcuno che non ha molta familiarità con la parola scritta.
2) Se ti innamori di qualcuno e figliate, mi arrogo il diritto di decidere il nome del pupo.
3) Il forum non è una democrazia. Spero tu ti senta il più possibile a casa tua, ma non dimenticare che sei ospite e mi aspetto che siate tutti in grado di essere civili anche nel dissenso.
4) Ho deciso di non rendere questo forum visibile agli esterni perché secondo me è importante avere un posto dove poter postare esperimenti fotografici orribili senza che vengano associati al tuo nome: ti verrà chiesto di usare uno pseudonimo e di non rivelare chi sei. Rispetta la privacy delle altre persone e limitati a pubblicare fuori dal forum solo quello che hai fatto tu personalmente. Però tieni a mente che, per quanto protetto, è comunque Internet: se uccidi qualcuno, posti prove incriminanti e il tuo compagno di banco ti denuncia alla polizia, io me ne lavo le mani (mangiando muffin)
5) muffin

Domande frequenti

1

Il Gruppo di Supporto Fotografi Pigri non è un corso.

Sto usando il nome laboratorio proprio perchè mi piacerebbe staccarmi dalla concezione del “corso” in cui io ti dico delle cose e tu leggi delle informazioni sul divano sfondandoti di patatine e ti convinci di essere diventatə fotografə perchè te lo ha detto il monitor.

Tutte le esercitazioni potranno essere essere sviluppate a diversi livelli, a seconda delle tue capacità e dei tuoi mezzi: nei GSFP precedenti hanno partecipato fotografi professionisti e completi principianti che hanno lavorato con un cellulare.

Coabiterete e interagirete, non ci saranno “classi diverse”.

Imparerai da chi ne sa più di te e -soprattutto- imparerai guardando crescere e aiutando chi non ne sa niente. Credimi, non mi risulta iscritto nessun Richard Avedon e ti assicuro che nel corso della mia carriera fotografica alcune delle critiche più fondate e importanti le ho ricevute da chi non sapeva nemmeno tenere in mano una macchina fotografica (e quindi non si faceva le pippe sulla regola dei terzi).

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Il numero minimo per cominciare è 10, il numero massimo 70. L’unico modo di bloccare il proprio posto è quello di iscriversi. Al superamento del 70° iscritto verrà aperta una lista d’attesa.

La partecipazione al GSFP è soggetta all’approvazione da parte di Sara Lando e a suo insindacabile giudizio. In caso di mancata approvazione, l’intera somma eventualmente versata per l’iscrizione verrà restituita completamente.

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Lo scopo finale di questa versione lunga un anno del GSFP per me è di mettere assieme un libro di esercitazioni e spunti per fotografi pigri e ogni settimana verrà assegnata una nuova esercitazione. Sì: anche a Natale, Pasqua e Ferragosto. Non ci sarà la polizia della fotografia a punirti se ne salti una, ma è sempre una scusa perfetta se hai bisogno di saltare una cena a cui non vuoi andare.

Ci saranno esercitazioni pensate per esplorare un elemento specifico, esercitazioni pensate per migliorare la tecnica ed esercitazioni per buttare la tecnica dalla finestra e divertirsi.
Queste esercitazioni saranno strutturate in modo tale da essere sviluppate a livelli diversi a seconda delle tue capacità di partenza e dalla tua attrezzatura.
Non commenterò personalmente le esercitazioni, ma darò un feedback generico ogni settimana rispondendo alle domande che mi farete: questa è anche la palestra dove imparerai a commentare le foto altrui in modo strutturato e utile.
Per quelli che hanno scritto di voler capire se vogliono diventare fotografi professionisti: rispettare una scadenza e consegnare un lavoro seguendo un brief è la base della professione, potrebbe essere una buona occasione di verificare se sai tenere il passo.

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Una delle sezioni fondamentali del GSFP è sempre stata quella dei progetti personali, in cui ogni pigro sviluppa autonomamente un progetto a lungo termine. 

Il 6 di ogni mese, se vorrai provare a misurarti con questa possibilità, potrai consegnare un minimo di 1 e un massimo di 3 foto, unite da un tema e portate avanti con un formato e con un linguaggio coerenti.

Molti mi scrivono dicendo di avere problemi a trovare la propria voce, fotograficamente parlando, e secondo me queste foto possono aiutarvi a farlo.

Idealmente, le foto che avrai di fronte a te dopo il GSFP saranno diverse da quello che hai fatto finora, da quello che gli altri postano sui social media, da quello che credi di dover fare.

Per poter mantenere il costo del GSFP accessibile abbiamo deciso di eliminare i punteggi e i video personali di feedback mensili per il progetto: posso aiutarti a scegliere a cosa lavorare, ma il grosso del lavoro sarà comunque compito tuo: maggiore sarà il tuo impegno e la tua costanza, più accurato sarà il feedback degli altri fotografi pigri. In nessun caso sarà compito di nessuno dirti se quello che stai facendo è “giusto” o “bello”: il mio ruolo in questo processo è quello di aiutarti a sviluppare gli strumenti che ti permettono di lavorare per conto tuo.

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Non credo nella moderazione pesante, per cui se sei il tipo di persona che ogni tre secondi va a dire alla maestra “Tizio non mi piace”, ti supplico di non iscriverti. Perchè la maestra sono io e non sono troppo felice di gestire battibecchi, ma soprattutto perché non saresti felice.
Credo nella condivisione degli spazi tra persone diverse: alcune ti piaceranno, altre ti staranno sulle palle. Imparerai da entrambe le categorie e imparerai anche che puoi non interagire con chi non ti piace. Ognuna delle persone all’interno del GSFP ha una storia diversa, esperienze diverse alle spalle e diverse modalità di comunicazione. Ognuno ha anche lo stesso diritto di partecipare e di imparare che hai tu.

I moderatori all’interno del forum hanno soprattutto il compito di agevolare lo svolgimento delle esercitazioni, e di accompagnare chi si perde alla sezione giusta e di farmi da badanti virtuali quando io mi dimentico le cose.

I forum saranno chiusi, nel senso che la gente che non è iscritta non potrà leggere quello che scrivi e vedere i tuoi progressi.

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Nello stesso modo in cui facevo le correzioni dei compiti in classe di ogni singolo studente di diverse classi delle superiori: organizzando la struttura delle consegne.

Ti verrà chiesto di consegnare i file in un formato specifico e con modalità specifiche, entro tempi specifici. Se l’unica cosa che imparerai nel GSFP è rispettare le consegne, sarai più vicini a essere unə professionista di molta gente che già lo è.

Ti saranno comunicate le modalità per fare domande (cosa che spero tu faccia spesso), ma se quello che vuoi chiedere può essere trovato con 3 secondi di ricerca su google, otterrai come risposta un link di lmgtfy.com. Il tempo degli altri è prezioso quanto il tuo.

Avrai il forum per discutere con gli altri fotografi pigri: sfruttatevi a vicenda. 

Anche se spesso darò indicazioni e lascerò commenti in giro, non commenterò ogni post che scriverai e ogni foto che mostrerai: passo molto più tempo su Internet della persona media, ma tenere basso il costo di questo laboratorio significa che non può diventare il mio lavoro a tempo pieno, ma se anche avessi tempo e soldi infiniti, non lo farei comunque, perché l’unico modo che hai per imparare qualcosa è provare a farlo sporcandoti le mani.

Se quello che cerchi è un mentore che ti segua personalmente dando attenzione solo a te, il GSFP non è il posto giusto. 

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No. Anche perché non ti verranno dati giudizi di valore. Ogni settimana ti verrà assegnato un punteggio relativo alla puntualità della consegna e al rispetto delle specifiche tecniche del brief (se chiedo una foto orizzontale di 1500 pixel di lato maggiore, ti verranno tolti punti se la foto è in verticale e 600 px). Questo punteggio serve a te a renderti conto di quanto sei in grado di rispettare scadenze e formati.

Se quello che cerchi è un corso riconosciuto, prova a cercare qui.

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La quota d’iscrizione è di 340 euro (iva compresa).

La partecipazione al GSFP è soggetta al pagamento della quota d’iscrizione e all’approvazione del docente. Nel caso in cui la richiesta venisse giudicata non idonea, la quota eventualmente versata verrà restituita nella sua interezza.

Disdetta: se per qualsiasi motivo deciderai di non partecipare prima dell’inizio del laboratorio e me lo comunicherai entro il 1 dicembre 2022, la somma ti verrà restituita interamente. Se me lo comunicherai entro il 21 dicembre 2022, ti verrà restituita al 50%.

Dopo questa data la somma di iscrizione non ti verrà restituita (ai sensi dell’art. 57 D.Lgs. 206/2005).

Quello che posso fare è metterti in contatto con chi si dovesse essere iscritto in lista d’attesa: ti fai ridare i soldi dell’iscrizione da lui/lei e tutti sono felici. Se smetti di partecipare durante il laboratorio… non ci posso fare niente.

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Il GSFP si svolgerà in modo asincrono all’interno di un forum. Ogni settimana verranno pubblicati i brief delle esercitazioni, sia per iscritto che in forma di video di spiegazione (i video vengono caricati su YouTube e vengono attivati i sottotitoli automatici, che di solito sono precisi a un 95%). Il forum e le esercitazioni sono state pensate nella speranza di essere il più possibile accessibili, ma tutto è migliorabile. 

Per partecipare è necessario avere una conoscenza minima di navigazione su Internet e ti verrà richiesto di ridimensionare una foto e di nominarla correttamente. 

Se hai necessità particolari in termini di accessibilità, contattami: farò il possibile per cercare di trovare una soluzione che ti permetta di partecipare  

Chi sono

Mi chiamo Sara Lando e sono una fotografa professionista. Puoi dare un’occhiata a quello che faccio sul mio sito o su quello di Papermoustache

Faccio parte del direttivo dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti – TAU Visual

Ho insegnato fotografia e post produzione a studenti di tutte le età e i livelli, il mio studente più giovane aveva 6 anni, quello più vecchio 84. Sono stata uno dei tre autori del corso di Fotografia Digitale in dvd per De Agostini e ho tenuto seminari e workshop per un sacco di associazioni e aziende, tra cui Adobe, Nokia, Manfrotto, Fujifilm.

Credo nella condivisione delle informazioni e se vuoi avere un’idea più precisa di quello che penso mi trovi qui: